Il 26enne trentino delle Fiamme Gialle sblocca il tabù individuale e porta l’Italia al vertice. Terzo posto per la staffetta maschile: tre podi totali nella tappa inaugurale canadese del massimo circuito internazionale
Si è chiusa in modo spettacolare la tappa inaugurale del World Tour di Short Track a Montréal. Sulla pista della Maurice Richard Arena, l’Italia ha brillato con due nuovi acuti nell’ultima giornata, portando a tre il bilancio complessivo dei podi stagionali.
Il protagonista assoluto è ancora una volta Pietro Sighel. Il 26enne trentino delle Fiamme Gialle, già argento sui 500 metri, ha centrato una vittoria di forza sui 1.000 metri, conquistando il suo primo successo individuale nel massimo circuito internazionale. Un trionfo che sfata un tabù: l’ultima vittoria maschile italiana nei 1.000 metri risaliva addirittura al 2007, con Nicola Rodigari.
Un successo di carattere e la staffetta sul podio
La gara di Sighel è stata splendida e combattuta, lasciandosi alle spalle l’arrembante coreano Rim Jongun. Questa vittoria segna il dodicesimo podio individuale in Coppa del Mondo (ora World Tour) per l’atleta azzurro.
A chiudere in bellezza la spedizione italiana è stato il terzo posto della staffetta maschile. Il quartetto composto da Andrea Cassinelli, Thomas Nadalini, Pietro Sighel e Luca Spechenhauser è salito sul podio dietro Corea e Cina. Nonostante una caduta che li aveva visti perdere la testa della corsa, gli azzurri hanno beneficiato della squalifica del Canada per un’irregolarità sul cambio. Un podio meritato per un team che si conferma competitivo.
I piazzamenti aggiuntivi: corsa ai punti per Milano Cortina
Oltre ai podi, sono arrivati piazzamenti importanti in ottica classifica generale e qualificazione olimpica:
- Luca Spechenhauser ha chiuso al terzo posto nella finale B dei 1.000 metri (ottavo complessivo).
- Elisa Confortola ha ottenuto il secondo posto nella finale B dei 1.500 metri (nona nella generale).
- La staffetta mista ha chiuso seconda nella finale B, sesta complessivamente.
L’ottima performance a Montréal è un segnale incoraggiante per la Nazionale, che guarda ora ai prossimi appuntamenti del World Tour per consolidare le posizioni individuali in vista di Milano Cortina 2026.
Crediti: FISG
