All’Arthur Ashe Stadium di New York, Jannik Sinner ha regalato una prestazione da manuale nel derby italiano contro Lorenzo Musetti, valido per i quarti di finale dello US Open. In poco più di due ore, il numero uno al mondo ha chiuso il match con un netto 6-1, 6-4, 6-2, conquistando l’accesso alla sua ottava semifinale Slam in carriera.
Primo set: dominio assoluto
Sinner è sceso in campo con una determinazione glaciale, aggiudicandosi il primo set in appena 27 minuti. Musetti, visibilmente teso e lento a entrare in partita, ha faticato a trovare ritmo e profondità nei colpi. Il servizio di Sinner è stato impeccabile, con una percentuale di prime palle vicina al 90%.
Secondo set: Musetti prova a reagire
Nel secondo parziale, Musetti ha mostrato segnali di risveglio. Più aggressivo e preciso al servizio, ha avuto anche una palla break, annullata da un ace chirurgico di Sinner. Nonostante lo sforzo, il carrarino ha ceduto il set in 48 minuti, incapace di capitalizzare i momenti chiave.
Terzo set: Sinner chiude i conti
Il terzo set si è aperto con un break immediato di Sinner, che ha poi annullato ben sei palle break nel corso del parziale. Musetti ha provato a restare aggrappato al match, ma la solidità da fondo campo e la pressione costante dell’altoatesino hanno fatto la differenza.
Sinner ha commentato con classe: “Con Lorenzo ci conosciamo bene, giochiamo la Coppa Davis insieme. Ma in campo si mette da parte l’amicizia. È stato un bellissimo spot per il tennis italiano”.
Musetti, sportivo nella sconfitta, ha ammesso: “Jannik è stato superiore in tutto. Non sono mai riuscito a metterlo in difficoltà. È opprimente da fondo, solidissimo. Ha strameritato”.
Il match ha rappresentato non solo una sfida tra due talenti azzurri, ma anche un momento di grande visibilità per il tennis italiano. Sinner ha sottolineato: “Siamo molto orgogliosi di essere italiani. Gli italiani sono ovunque, è bello essere italiani”.
Prossimo avversario
In semifinale, Sinner affronterà il canadese Felix Auger-Aliassime, già battuto recentemente a Cincinnati. Il sogno Slam continua, e l’Italia intera resta incollata allo schermo.
