
Il campionato del Club Milano si è concluso da poco e abbiamo avuto il piacere di intervistare in esclusiva il mister Giuseppe Scavo, che ha guidato la squadra in Serie D dopo essere subentrato in corsa. Oltre alle emozioni vissute sul campo, per lui è arrivata anche una bellissima notizia fuori dal rettangolo verde: è nata la sua seconda figlia, di nome Vittoria. Un augurio speciale quindi al mister e alla compagna Martina per questo nuovo e felice capitolo familiare.
A livello sportivo, il Club Milano ha affrontato un campionato complesso e molto competitivo, riuscendo però a risalire dopo un avvio difficile e a migliorare il piazzamento dello scorso anno. Di tutto questo e del suo futuro, mister Scavo ci ha parlato con grande disponibilità.
MS: Come valuta complessivamente la stagione del Club Milano in Serie D?
GS: Direi che il bilancio è positivo. La società voleva alzare l’asticella e migliorare il piazzamento dell’anno scorso, e penso che ci siamo riusciti. È stato un girone molto difficile ed equilibrato, ma grazie al lavoro di squadra siamo riusciti a crescere strada facendo.
MS: C’è stato un momento chiave che secondo lei ha cambiato il corso della stagione?
GS: Sì, la vittoria a Sondrio. Eravamo in svantaggio e siamo riusciti a ribaltare la partita nel finale. È stato un momento importante, che ci ha dato tanta fiducia. Dopo quella partita siamo diventati più consapevoli delle nostre qualità.
MS: Si aspettava una stagione così combattuta a livello di classifica?
GS: Onestamente, sì e no. Sapevamo che il girone era competitivo, ma l’equilibrio che si è creato è stato davvero notevole. Ogni partita era complicata, e dopo un inizio al di sotto delle aspettative siamo riusciti a riprenderci, lavorando tanto e restando compatti.
MS: C’è una partita che per lei è stata particolarmente significativa, magari contro una delle squadre di vertice?
GS: A differenza dell’anno scorso, contro le big abbiamo fatto un po’ più fatica. Però la nostra forza è stata vincere gli scontri diretti in casa, che ci hanno permesso di restare sempre in corsa. Più che una singola partita, direi che sono stati fondamentali i piccoli passi avanti fatti ogni settimana.
MS: Quali sono stati, secondo lei, i punti di forza del gruppo?
GS: La compattezza e la voglia di risalire dopo un inizio difficile. Ci siamo guardati in faccia, abbiamo fissato un obiettivo comune e abbiamo remato tutti nella stessa direzione. Questo spirito è stato decisivo.
MS: Quali difficoltà ha dovuto affrontare e come le ha superate?
GS: La difficoltà più grande è stata rincorrere fin dall’inizio, senza margine d’errore. Ma grazie al lavoro quotidiano, sia sul campo che a livello psicologico, siamo riusciti a superare i limiti e a costruire un’identità forte.
MS: Si aspettava la vittoria finale da parte dell’Ospitaletto?
GS: Non era la favorita all’inizio, ma con il passare delle giornate si vedeva che aveva qualcosa in più. È stata la squadra più equilibrata del campionato. Ha meritato la vittoria.
MS: C’è un giocatore della sua rosa che secondo lei ha fatto un grande salto di qualità?
GS: È difficile parlare di singoli, ma posso dire che il 90% della rosa è cresciuto tanto. Tutti hanno lavorato per migliorarsi e hanno dato un grande contributo, ognuno nel proprio ruolo.
MS: Quanto ha contato la compattezza dello spogliatoio nei momenti più delicati?
GS: È stata fondamentale. I giocatori forti non bastano, servono grandi gruppi. Noi avevamo uno spogliatoio sano, unito, e questo ci ha permesso di reagire anche nei momenti complicati.
MS: Guardando anche ad altri allenatori, ci sono profili giovani o esperti, che segue con interesse?
GS: Sì, sicuramente. Chiappella ha fatto un altro miracolo sportivo con la Giana, portandola ai quarti dei playoff di Serie C. Anche Andreoletti, che al terzo anno in C ha vinto il campionato, è da ammirare. E poi c’è Cusatis, che ha grande esperienza ed è un riferimento importante per me.
MS: A livello personale, cosa le ha lasciato questa stagione?
GS: È stata la mia prima volta da subentrato. Mi ha aiutato a capire dove bisogna lavorare con più urgenza e come gestire la pressione quando si è indietro in classifica. È stata una grande esperienza di crescita.
MS: Concludendo: resterà al Club Milano anche nella prossima stagione?
GS: In questi giorni ci incontreremo con la società per parlare del futuro. Non è un segreto che mi trovo molto bene qui. C’è un ambiente sano e un progetto che condivido. Vedremo insieme il da farsi.